La crisi sanitaria e il crowdfunding immobiliare: quale impatto?

Negli ultimi anni il crowdfunding immobiliare è cresciuto in popolarità. Tuttavia, la crisi del coronavirus, che ha portato con sé molti timori, ha sollevato incertezze sulle piattaforme di finanziamento partecipativo.. Tuttavia, la situazione è ben diversa: tutto sta andando bene per il settore, come indicato dal barometro di HelloCrowdfunding per il primo semestre 2020, che mostra livelli record di raccolta fondi e rimborsi. Le ragioni sono molteplici.

Basse rotture tecniche

La maggior parte delle transazioni finanziate sono transazioni di commercianti di immobili, cioè transazioni di acquisto-vendita che richiedono solo ristrutturazioni o lavori leggeri. Il blocco totale dei lavori di costruzione non ha quindi interessato questi clienti delle piattaforme di crowdfunding immobiliare.

Inoltre, le promozioni finanziate da queste piattaforme sono avanzate al punto di aver completato l'involucro.

Oggi il settore è in ritardo, soprattutto a causa di questo rallentamento. Tuttavia, gli interessi continuano a maturare durante il periodo di proroga (il che aumenta il valore assoluto del rendimento dell'investimento) e talvolta vengono rivalutati come penalità durante questo periodo (il che a sua volta aumenta il rendimento finale).

Marketing rassicurante

I tassi di interesse bancari attraggono i privati ad acquistare immobili, consentendo ai promotori immobiliari di commercializzare i loro progetti e quindi di ripagare gli investitori.

Esiste una correlazione diretta tra la crisi sanitaria e le vendite di immobili: i francesi trovano in questi investimenti un rifugio sicuro che consente loro di mettere al sicuro il patrimonio per sé e per i propri discendenti.

Il crowdfunding immobiliare in cifre

• 230 milioni di euro finanziati in Francia da gennaio a settembre 2020 (con un aumento del 22% rispetto allo stesso periodo del 2019). Anche il traguardo simbolico del miliardo di euro raccolto è stato tagliato di recente.
• 76,6 milioni di euro rimborsati nel primo semestre (contro i 42 milioni di euro del primo semestre 2019).
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