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Il crowdfunding immobiliare nel 2024: meno operazioni finanziate, processo di selezione più severo
14 febbraio 2025
Il barometro del crowdfunding immobiliare 2024realizzato da Mazars e France FinTech, evidenzia un netto calo del settore. Dopo un 2023 già in calo, la tendenza si conferma con un calo del 25,8% dei fondi raccolti e una riduzione del numero di progetti finanziati. Ciò è dovuto in gran parte a criteri di selezione più severi per le piattaforme, che cercano di limitare i rischi in un clima economico incerto.
Il crowdfunding immobiliare, che in passato rappresentava una quota dominante del finanziamento partecipativo, continuerà a rallentare nel 2024. La sua quota sul totale dei fondi raccolti scenderà dal 68,2% nel 2022 al 55,6% nel 2023 e al 49,7% nel 2024. In termini assoluti, gli importi raccolti scenderanno da 1.161 milioni di euro nel 2023 a 861 milioni di euro nel 2024.
Il numero di progetti finanziati, invece, è diminuito in modo meno marcato: se nel 2023 sono state chiuse 1.237 operazioni, nel 2024 ne sono state chiuse solo 1.139, con un calo di appena l'8%. Soprattutto, il valore medio delle operazioni finanziate dalle piattaforme è sceso a 730.500 euro nel 2024, rispetto ai circa 908.000 euro del 2023. Ciò è dovuto a una selezione più rigorosa da parte delle piattaforme, che hanno abbassato i loro livelli di intervento finanziando progetti con alti LTV. LTV(loan to value).
In un contesto di aumento dei costi di costruzione, difficoltà di approvvigionamento e rallentamento delle transazioni immobiliari, le piattaforme di crowdfunding hanno inasprito i criteri di prestito. Oggi solo i progetti più solidi vengono presentati agli investitori.
Alcuni dei requisiti più stringenti per le piattaforme includono:
Come risultato diretto di queste restrizioni, non più del 10% delle richieste di finanziamento degli operatori viene infine presentato agli investitori.
Allo stesso tempo, il settore sta affrontando un aumento dei rischi. Il barometro evidenzia che i ritardi nei rimborsi dei progetti sono aumentati ulteriormente nel 2024. Circa il 15%-20% dei progetti è in ritardo di oltre 6 mesi rispetto alla tabella di marcia, e una parte di questi sta entrando in amministrazione controllata (tra il 6% e l'8% dei progetti in corso). Le perdite finali, invece, riguardano tra il 4% e il 6% delle operazioni.
Questa situazione si spiega con la difficile situazione del mercato immobiliare: aumento dei tassi d'interesse, calo del numero di transazioni, difficoltà nell'ottenere i permessi di costruzione, aumento dei costi di costruzione e incertezze economiche e fiscali a livello globale.
Nonostante queste difficoltà, il settore del crowdfunding immobiliare ha continuato a registrare rimborsi significativi nel 2024. Sono stati riscattati 642 progetti, per un totale di 571 milioni di euro. Ciò dimostra che, nonostante l'inasprimento dei criteri di selezione, i progetti che riescono a essere finanziati e portati a termine offrono ancora una capacità di rimborso solida e redditizia.
Di fronte a queste sfide, il crowdfunding immobiliare sembra orientarsi verso un modello più selettivo e sicuro. Piuttosto che finanziare un gran numero di progetti, le piattaforme preferiscono concentrare i fondi su operazioni ritenute più sicure. Ciò si traduce in una riduzione della dimensione media delle operazioni e in un adeguamento dei rendimenti offerti.
Nel 2024, il tasso medio di rendimento interno (IRR) del crowdfunding immobiliare sarà del 10,6%, in leggero aumento rispetto al 2023 (10,3%). Questa tendenza dimostra che le piattaforme stanno adeguando i rendimenti promessi per mantenere l'attrattiva di questa classe di attività, tenendo conto dei rischi crescenti.
Il crowdfunding immobiliare nel 2024 sarà caratterizzato da una duplice tendenza: un calo significativo degli importi raccolti e un inasprimento delle condizioni di prestito. Di fronte all'aumento dei rischi e alle incertezze del mercato, le piattaforme stanno adottando un approccio più cauto, concentrandosi su progetti solidi e sicuri.
Quindi, se da un lato il crowdfunding immobiliare rimane uno strumento interessante per gli investitori, dall'altro sta diventando sempre più impegnativo per gli sponsor dei progetti, al fine di limitare i rischi per gli investitori.
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